Pur non rappresentando più il settore primario da cui attingere la propria ricchezza, il settore minerario all’Isola d’Elba conserva la sua importanza con 150 specie diverse di minerali, alcune delle quali rarissime.
La nera Ilvaite, per esempio, deriva dal nome romano dell’Isola, Ilva, e rappresenta una nuova specie mineralogica scoperta all’Isola d’Elba nel 1807 e presente in poche altre zone del mondo. Morfologicamente si può riconoscere in quanto presenta cristalli prismatici allungati a fasce, friabili, di colore nero opaco. Principalmente si può trovare sul monte Calamita, ma non ha un uso industriale.
Spesso viene associata all’Ematite, di colore scuro e lucente con iridescenze, che è presente presso giacimenti idrotermali come a Rio Marina.


Il quarzo

La pirite
La Magnetite è il minerale più ricco di ferro esistente in natura. Si presenta di colore nero e di forma compatta. Viene estratto principalmente dalla punta del monte Calamita.
Molto diffusi sono anche la Pirite di Rio, il Quarzo Prasio presente a Capoliveri, sul monte Calamita, impiegati soprattutto nell’industria vetraria e in quella ottica, la Tormalina di San Piero e l’Azzurrite, usate come pigmenti azzurri negli affreschi.
Tutte queste e molte altre specie mineralogiche individuate sull’isola sono ospitate nei più prestigiosi musei naturalistici e sono ambiti esemplari di centinaia di collezionisti.
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